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Durante un comizio rivolto ai contadini e ai mezzadri del persicetano, a seguito dell'esplosione di un sifone di acqua caduto a causa dell'intervento di un carabiniere, una scheggia di vetro ferì leggermente il vice commissario di P.S. De Carolis. Alla vista del sangue, il brigadiere dette ordine di sparare sulla folla. A sera, si contarono 8 morti e una quarantina di feriti. L'autore attraverso una capillare ricerca d'archivio descrive, nei minimi particolari, il contesto della sanguinosa vicenda avvenuta a San Matteo della Decima nel 1920.